“L’operazione di preparazione all’attacco di Monte Belvedere iniziò il 16 febbraio con diversi spostamenti dei reparti che si attestarono per il controllo delle zone assegnate e per le successive azioni.
Il primo obiettivo degli Alleati era la conquista dei Monti della Riva, dal Monte Mancinello fino al Pizzo di Campiano: il Riva Ridge forniva infatti un perfetto punto di osservazione oltre la vallata, fiancheggiando in parte il Monte Belvedere, l’obiettivo successivo. I tedeschi erano posizionati in alto, con ottimi punti di osservazione e postazioni di tiro ben protette da difese naturali, perciò era necessario procedere dai lati. Erano tranquilli, i tedeschi: pensavano non fosse possibile che un numero di soldati sufficiente a scalzarli da lì potesse salire fino a quelle creste senza essere visto; il terreno era coperto di neve, le rocce molto ripide e la presa difficile a causa del ghiaccio. Ma non sapevano chi avevano di fronte. Non per niente la 10th Mountain Division si era addestrata così a lungo: fu così che i tedeschi si svegliarono una mattina con gli americani dell’86° sopra di loro.
Ma come erano riusciti ad arrivarci, sopra la testa dei tedeschi?” …